Alcobaça, Tomar, Bathala (Portogallo)

Durante il nostro soggiorno in Portogallo, io e Giorgia siamo state accompagnate alla scoperta tre antichi monasteri: Alcobaça, Tomar e Bathala. Di questi magnifici edifici abbiamo molto apprezzato l’architettura e gli stili decorativi che li caratterizzano. Il più importante è sicuramente lo stile “manuelino”, dal nome del re Manuele I del Portogallo, sotto il cui regno vennero realizzati gran parte di questi decori. Si tratta di manufatti molto scenografici che mescolano lo stile gotico ad elementi esotici, scolpiti sulla base delle descrizioni fatte dai navigatori di ritorno dai grandi viaggi di esplorazione.

Non solo arte e architettura

Potresti imbatterti in numerosi testi che parlano della magnificenza di questa architettura e della sua perfezione, ma io vorrei invece toccare un’altra corda. Vorrei infatti coinvolgerti nel flusso di emozioni e di energia che hanno scaturito in me questi monasteri.

Con molta probabilità la loro storia passata, che mescola cruente vicende tra regnanti, ordini religiosi e cavalieri templari, contribuisce a creare attorno ad essi un’aura di mistero e misticismo. Insomma, se anche tu sei un appassionato della storia che si svolgeva “dietro le quinte” delle epoche passate, in questo luogo troverai grandi soddisfazioni.

La suggestione dei monasteri

Mentre la meravigliosa guida che ci accompagnava ci raccontava di queste vicissitudini ho avuto l’impressione di trovarmi esattamente nel momento del suo racconto: accanto a me sfilavano fieri i Cavalieri del Tempio con i loro forti destrieri bardati di rosso e di bianco. Poi la scena improvvisamente cambiava e davanti ai miei occhi vedevo infinite tavolate di monaci, che consumavano il loro pasto in rigoroso silenzio, accompagnati solo dalla lenta ed austera voce del prescelto per la lettura del capitolo della Bibbia per quel pasto.

Con buona probabilità anche i più scettici si ritroveranno a pensare che in questi luoghi si percepisce un’energia diversa, probabilmente anche grazie al fatto che sono rimasti praticamente intatti nella loro veste originaria.

Personalmente non sono certa di poter dare a questa sensazione una connotazione totalmente positiva o totalmente negativa. Mi sento piuttosto di dire che è stata potente. Come quando vieni svegliato all’improvviso da un sonno profondo.

La mia esperienza

Nel monastero di Bathala, dopo la visita alla struttura centrale fatta praticamente in solitaria considerato il basso afflusso di turisti in questo periodo, ci siamo spostati nelle cosiddette “cappelle incompiute” (che in realtà non sono affatto incompiute, ma questa è un’altra storia…). E qui eravamo davvero da sole. Dopo la spiegazione dei motivi che hanno portato alla costruzione di queste cappelle, la guida mi ha invitato a posizionarmi al centro del cerchio di pietra che si trova sul pavimento, in mezzo a questa porzione di edificio. Mi ha chiesto di chiudere gli occhi, di fare un respiro a fondo, con calma, e poi di riaprirli.

E in quell’attimo non so spiegare cosa sia successo. Non so dire se sia stata l’atmosfera di quell’esatto momento, in cui il sole rendeva la pietra bianca su cui si rifletteva quasi abbagliante, oppure il completo silenzio nel quale eravamo immerse. So solo che nel momento esatto in cui ho aperto gli occhi ho avuto per un attimo la sensazione di essere trascinata verso l’alto per poi ritrovarmi, un secondo dopo, di nuovo nella realtà. Una sensazione che non mi era mai successo di provare prima di allora, che mi ha portato a scoppiare in lacrime senza un vero motivo, ma chi mi conosce sa bene quanto per me sia un evento più unico che raro.

Se stai pensando ad un viaggio in Portogallo ti consigliamo quindi di non perderti la visita di Alcobaça, Tomar e Bathala. Ogni singolo ingresso costa 6 euro, ma c’è la possibilità di acquistare in uno dei siti un biglietto cumulativo al costo di 15 euro. Contattaci e ti aiuteremo ad organizzare al meglio il tuo viaggio per scoprire il Portogallo con gli occhi di un portoghese!