Petra tra mito e realtà

Petra (Giordania)

La Giordania oggi un’oasi di stabilità in una regione piuttosto turbolenta.

Questa caratteristica ha permesso di preservare fino a noi tesori di inestimabile valore e bellezza.  

La Giordania però è anche una terra dalla antichissima tradizione di ospitalità: nei secoli migliaia di carovane di dromedari hanno percorso la leggendaria “Strada dei Re che attraversava il suo territorio, trasportando incensi e spezie. Da qui sono passati legionari romani, crociati e armate musulmane. E tutti hanno lasciato la loro traccia che, fortunatamente, è giunta fino a noi.

Petra: una delle sette meraviglie del mondo moderno

Per descrivere Petra Lawrence d’Arabia, il noto condottiero della rivoluzione araba, usava queste parole:

Petra è il più bel luogo della terra. Non per le sue rovine […], ma per i colori delle sue rocce, tutte rosse e nere con strisce verdi e azzurre, quasi dei piccoli corrugamenti, […] e per le forme delle sue pietre e guglie, e per la sua fantastica gola, in cui scorre l’acqua sorgiva e che […] è larga appena quanto basta per far passare un cammello […]. Ne ho letto una serie infinita di descrizioni, ma queste non riescono assolutamente a darne un’idea […] e sono sicuro che nemmeno io sono capace di farlo. Quindi tu non saprai mai che cosa sia Petra in realtà, a meno che non ci venga di persona

Da qualche anno Petra è riconosciuta come una delle sette meraviglie del mondo moderno. E la cosa non ti deve stupire: la sua bellezza ti lascerà senza fiato e ti ritroverai a pensare che ogni persona su questo pianeta dovrebbe vederla almeno una volta nella vita!

Il ritrovamento di Petra è piuttosto recente: nel 1812 un esploratore svizzero, durante uno scavo alla ricerca di una città interamente scavata nella roccia, tra montagne impenetrabili tra Il Cairo e Damasco, di cui aveva sentito parlare durante una delle sue spedizioni si imbatté nei primi resti, che in poco tempo portarono alla luce il tesoro che oggi conosciamo.

Come si raggiunge Petra

Solitamente Petra ancora oggi si raggiunge a piedi, a cavallo o a dorso di cammello: ti consiglio l’ingresso orientale, attraverso una lunga e profonda fessura nelle rocce chiamata Siq, che piano piano ti lascerà prima intravedere e poi godere in tutta la sua magnificenza il Khasneh al Faroun o il Tesoro del Faraone (non lasciarti ingannare però, il nome è di pura fantasia ed è stato dato a questo luogo dai beduini).

Passo dopo passo, lasciati immergere completamente da queste alte pareti rocciose di un caldo color ocra, che al tramonto sembrano incendiarsi, donando calore agli occhi ma anche al cuore. Rimarrai senza fiato davanti all’ingresso del tempio e la sua maestosità ti farà sentire incredibilmente piccolo e ti chiederai come l’uomo sia riuscito in un’opera così grandiosa. L’effetto che fa a chi lo vede per la prima volta è incredibile ed è una sensazione difficile da spiegare a parole, ma che ti porterai dentro per tutta la vita.

Per non rovinare un’esperienza così unica e toccante però ti consiglio di avere sempre un occhio di riguardo al meteo: per quanto la città si stia attrezzando con canali di scolo costruiti per garantire la conservazione dei siti, è ancora piuttosto pericoloso avventurarsi nel sito quando piove.

In questo articolo sui migliori periodi per visitare la Giordania, potrai scoprire quando è meglio visitare questa straordinaria destinazione.

Cosa vedere a Petra

La città di Petra fa parte di un più ampio parco archeologico che ti offre la possibilità di visitare e vedere numerosi altri esempi di come l’uomo abbia saputo modellare il territorio in cui si trovava.

Oltre al “Tesoro”, ti consiglio consiglio quindi di non perdere:

  • L’anfiteatro romano: ricavato interamente dalla roccia e può ospitare circa 3000 persone
  • Le Tombe reali: anch’esse scolpite nella falesia ricordano l’architettura di Khasneh al Faroun 
  • La Chiesa di Petra e il Monastero Al-Deir: presentano dei bellissimi mosaici di origine bizantina. Il Monastero poi assomiglia al palazzo del tesoro ma è molto più grande (si tratta di circa 54 metri di lunghezza e 45 di altezza).

Le tracce di Petra si perdono nel tempo e testimonianze di culture e civiltà che si sono succedute nei secoli meritano senza ombra di dubbio una visita approfondita, magari in compagnia di una guida locale. Affidarsi ad una guida preparata ti darà la possibilità di conoscere in maniera approfondita ogni singolo sito archeologico, di porre domande e di trovare altrettante risposte perché non sempre, in autonomia, è facile riuscire a fare collegamenti e salti nel tempo che un sito archeologico complesso come quello di Petra richiede.

Se sei affascinato da questa terra e non vedi l’ora di conoscerla meglio, per apprezzarne la storia e l’evoluzione, per conoscere nei dettagli l’emozione del ritrovamento di Petra…contattami! Sarà felice di aiutarti a disegnare il tuo itinerario alla scoperta della Giordania.